“E Mutor” nel dna

 Di ritorno dalla terra dei motori, un piccolo ricordo.

Riviera romagnola, estate
“E Mutor” nel dna.
Sono seduto ad un tavolino di un parco giochi, tappeti elastici, kart elettrici, pedane elastiche e quant’altro.
Vicino a me un giochino interessante, una moto, rossa, assetto sportivo, con davanti uno schermo che ti fa vedere la pista, possibilità di frenare, accelerare, ma soprattutto piegare per impostare le curve, un piccolo simulatore di guida, carino, per bambini, se fosse più grande, quasi quasi…
Mentre aspetto che mia figlia scenda dai tappeti elastici, sulla moto passano due bambini di età simile, 5-6 anni, ma con nonni molto diversi.
Il primo aiuta il nipotino a salire in sella quasi con timore e quindi:”stai attento, vai piano, frena che c’è la curva, ecco bravo, adesso accelera piano”
Il secondo, già in partenza molto più coinvolto e attento, butta il nipote in sella, si piazza a fianco e :”stai attento alla curva, non frenare, vigliacca boia, buttala giù, dai gas, dai gas, dio…”
La domanda è: quale dei due sarà il nonno romagnolo?

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